Indagare il passato attraverso archivi e memoria.
A «Leggere Parole, si discute stavolta dell’importanza dei granai di memorie. Martedì 26 gennaio online, dalle 16,30.
La Memoria è ciò che lega passato e presente, ciò che traccia I passi da compiere perché più il futuro è incerto, più ha senso indagare il passato. La cura degli archivi, siano essi fotografici o cartacei, è la cosa che più ci avvicina alla cura della memoria e delle persone.
«Gli archivi ai tempi del colera» è il tema del prossimo incontro di «Lèggere Parole» che si occuperà anche della digitalizzazione degli archivi e di quanto sia importante mettere in sicurezza questi granai di memorie, investire sul sapere archivistico e creare prodotti web che stimolino l’indagine da parte del non addetti ai lavori.
Se ne discuterà martedì 26 gennaio a partire dalle 16.30, on line, in diretta streaming sulle pagine Facebook di Fondazione Giuseppe Di Vagno, Lectorinfabula e Pagina21, nell’ambito degli incontri organizzati dalla Fondazione Giuseppe Di Vagno (1889-1921), per I Granai del Sapere, con la collaborazione e il sostegno della Città Metropolitana di Bari.
All’incontro, moderato da Leonardo Musci, responsabile degli archivi della Fondazione Di Vagno, parteciperanno:
– Annalisa Rossi, soprintendente agli archivi ed alle biblioteche della Lombardia, della Puglia e della Basilicata;
– Silvia Pellegrini, dirigente del dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia;
– Nicola Barbuti, ricercatore in archivistica e biblioteconomia del dipartimento di studi umanistici dell’Università di Bari e CEO della spin off universitaria DABIMUS srl specializzata in innovazione digitale per Il patrimonio culturale documentale;
– Antonio Bonatesta, ricercatore del dipartimento di Scienza Politiche, Giuridiche e Studi Internazionali (SPGI) dell’Università degli Studi di Padova e docente dell’Università del Salento.