Workshop finale del progetto Smart Heritage. ClioCom l’azienda capofila

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Lunedì 28 Luglio, a partire dalle ore 18.30, i suggestivi spazi del Monastero delle Benedettine di San Giovanni Evangelista, a Lecce, ospiteranno il convegno conclusivo del progetto SMART HERITAGE – Tecnologie Smart per la Valorizzazione dei Beni Culturali.

I lavori dell’incontro saranno aperti dall’On. Sen. Adriana POLI BORTONE, Presidente dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Interverranno, inoltre, l’ Avv. Loredana CAPONE – Assessore Sviluppo Economico, Regione Puglia ; l’Ing. Alessandro Delli Noci – Assessore Innovazione Tecnologica, Politiche Comunitarie, Politiche Giovanili, Politiche del Lavoro, Formazione Professionale, Comune di Lecce e l’Ing. Francesco Surico – Direttore Generale di InnovaPuglia.
Dopo i saluti istituzionali l’Ing. Gabriele CONTE, Direttore Strategico CLIOCOM, l’Ing. Massimo SCROCCA, Direttore Commerciale SERET ART IN TECHNOLOGY e il Dott. Savino D’AMATO, Presidente W-ENTERPRISE saranno i protagonisti della prima sessione dei lavori, incentrata sul tema ” L’esperienza del Living Labs – Quali prospettive per Smart Heritage”, un racconto in tre tappe della genesi, dello sviluppo e dei futuri scenari di questo progetto.
Seguiranno, poi le riflessioni focalizzate sul tema “Il modello di valorizzazione culturale e turistica di Smart Heritage” a cura del Prof. Nicola BARBUTI – Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” – Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico (SATA); del Prof. Valerio ELIA – Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento e del Dott. Valerio STENDARDO – Consigliere delegato all’Innovazione al Comune di Specchia.
Le conclusioni dei lavori sono affidate al Dott. Mauro MARTINA, Direttore Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo. Modera il dibattito il Dott. Michele PETRACCA, Vice Presidente dell’ “Associazione Culturale Università del Terroni”.

Il progetto SMART HERITAGE parte da due diversi fabbisogni espressi sul portale Living Labs dal Comune di Specchia e dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromeditarraneo di Lecce accomunati dalla ferma convinzione che oggi le Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione (ICT) sono diventate strumenti indispensabili per costruire le risorse, i servizi e le reti di comunicazione in grado di valorizzare il patrimonio storico e culturale italiano. Partendo dal paradigma delle “smart city”, SMART HERITAGE si propone di creare, testare e implementare una piattaforma della conoscenza aperta, condivisa e replicabile basata sulle tecnologie Web e “mobile”, che possa diventare, al tempo stesso, un volano, reale e concreto, per lo sviluppo non solo culturale, ma anche economico del nostro territorio. Il modello SMART HERITAGE, accorpando due fabbisogni, è stato sperimentato in due contesti differenti: il Comune di Specchia e il Monastero delle Benedettine di San Giovanni Evangelista, a Lecce.

Utilizzando uno smartphone sarà possibile “navigare” per il borgo di Specchia ed ottenere informazioni multimediali sui monumenti e sui punti di interesse. Specchia è un comune ad alta vocazione turistica grazie al suo patrimonio storico – culturale e alla visibilità nazionale e internazionale che ha acquisito nel corso degli anni. Il centro storico di Specchia è annoverato dal 2004 tra i “Borghi più Belli d’Italia” e nel 2007 è stato premiato dalla Commissione Europea con lo “AWARD EDEN – Destinazione europea di eccellenza” come “Destinazione Rurale Emergente”. Il suo centro storico costituisce uno dei primi “Alberghi Diffusi” della Puglia. Grazie al progetto SMART HERITAGE il borgo di Specchia avrà una proiezione virtuale fatta di contenuti multimediali facilmente fruibili non solo a distanza ma anche mentre si passeggia per le strade del borgo. Il progetto ha consentito di realizzare un modello di “smart city” con una infrastruttura di rete wi-fi cittadina su cui sono erogati i servizi multimediali che i visitatori e i cittadini possono fruire attraverso smartphone dotati di tecnologia NFC (Near Field Communication) e QR code. Perciò lo smartphone diventa una sorta di passepartout per accedere alla realtà digitale in maniera georeferenziata (l’informazione o il servizio sono erogati dove servono). Queste tecnologie consentono di far vivere agli utenti un’esperienza altamente interattiva con l’ambiente circostante, collegando il mondo fisico a quello virtuale in maniera semplice e intuitiva. Per chi possiede uno smartphone NFC (quelli con sistema operativo Android) basterà avvicinare il dispositivo ad una delle targhe disseminate nel borgo per far partire una guida multimediale che descrive il monumento o il punto di interesse che si sta guardando.

Un altro tesoro che verrà valorizzato grazie a SMART HERITAGE è il Monastero delle Benedettine di San Giovanni Evangelista di Lecce. Il progetto si propone, infatti, di realizzare e sperimentare un sistema ICT integrato, finalizzato alla valorizzazione e fruizione digitale del prezioso patrimonio culturale, non solo archivistico, conservato nel Monastero, implementandolo con innovative modalità di fruizione interattiva web e “mobile”, tramite l’utilizzo delle più recenti ICT per i beni culturali, aprendo così a un target di utenza assolutamente trasversale a ogni categoria di interesse e offrendo l’opportunità di godere e ammirare il preziosissimo scrigno di tesori storici di cui le Benedettine sono state per secoli depositarie e attente custodi.
Tra i molteplici beni di interesse storico culturale e artistico conservati nel Monastero, quale contenuto da inserire nel progetto Smart Heritage è stata scelta un’ampia selezione degli antichi Registri di Introitus et Exitus. La scelta è stata dettata dal pregio e dell’interesse che tali documenti d’archivio rivestono in relazione alla storia e alla cultura del territorio salentino e della Puglia tutta. Nei Registri, infatti, che vanno dalla fine del 1600 fino ai giorni nostri, è di fatto trascritta e riportata un’ampia documentazione testimone dell’evolversi nel corso dei secoli dei vari livelli di vita sociale ed economica dell’intero territorio regionale pugliese per un periodo storico di respiro assolutamente ampio. Vale a dire, una testimonianza unica dell’evoluzione storica, sociale, culturale, economica della nostra regione e, per questo, tanto rara, quanto degna di essere resa nota a un pubblico quanto più vasto possibile grazie alle nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione.

SMART HERITAGE è un progetto finanziato da “Apulian ICT Living Labs”, un programma della Regione Puglia per sperimentare un nuovo approccio alle attività di ricerca. Obiettivo è sviluppare e valorizzare nuovi prodotti e servizi per le aziende e le famiglie dell’intera regione. La Regione Puglia mette a disposizione le risorse tratte dal Programma Operativo FESR 2007-2013, Obiettivo Convergenza, Asse I, Linea di intervento 1.4, Azione 1.4.2 “Investiamo sul vostro futuro”, per il co-finanziamento dei progetti di sperimentazione realizzati in partenariato tra almeno uno dei soggetti appartenenti alle seguenti categorie: impresa pugliese ICT, ente di ricerca, utenza finale che nell’ottica Living Labs, non è un mero soggetto passivo, ma un protagonista del processo, con il ruolo fondamentale di orientare le politiche di innovazione in Puglia, attraverso la presentazione di fabbisogni del territorio, da trasformare, con il supporto di aziende ed enti di ricerca, in progetti e prodotti di innovazione che possano diventare un volano per lo sviluppo del territorio. La durata dei progetti di sperimentazione nei living labs è di 12 mesi.

Anche il progetto SMART HERITAGE è frutto dell’interazione tra aziende del territorio, enti di ricerca e utenti finali.
Le imprese Pugliesi sono: capofila del progetto è ClioCom, azienda ICT attiva dal 1995, specializzata nelle attività di comunicazione, marketing ed editoria digitale. Attraverso un’amplissima rete di portali garantisce servizi di e-Government per la PA e strategie di web marketing personalizzate finalizzate alla promozione del territorio, con l’obiettivo prioritario di rafforzare la presenza e la reputazione on-line dei propri clienti; W-Enterprise. Azienda operante nel settore ICT con particolari esperienze nella gestione documentale presso realtà pubbliche e private. La società ha ottenuto la certificazione di qualità, secondo la norma UNI EN ISO 9001:2008, per le attività di “Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza per la gestione di archivi informatici (digitalizzazione e archiviazione informatica, protocollo informatico, flussi documentali e conservazione sostitutiva a norma; Seret Art in Technology. Azienda operante nel settore del Document Management, che fornisce servizi di: acquisizione ottica della documentazione, data capture e validazione dei dati, sviluppo e personalizzazione di applicativi di gestione documentale, outsourcing di archivi cartacei.

Gli enti di ricerca partner sono: il Laboratorio PRISCO – Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione – Università del Salento
che vanta competenze interdisciplinari nei settori dell’Ingegneria Gestionale, dell’Ingegneria dei Sistemi Produttivi e delle Tecnologie Informatiche e ha, inoltre curato la progettazione e la sperimentazione delle audioguide utilizzate nel borgo si Specchia. Il Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Tardoantico (SATA) dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Il progetto OPENBi si è avvalso, in particolare, della collaborazione e del supporto scientifico del team di ricercatori del Laboratorio Multimediale “Patrimoni Sconosciuti” che svolge ricerche e studi relativi a conservazione, restauro, tutela, valorizzazione, comunicazione, fruizione, dematerializzazione di BBCC tramite la progettazione, realizzazione, gestione e sviluppo di ICT specifiche di alta valenza innovativa: tecnologie HW e SW per l’acquisizione ottico digitale.

L’utenza finale è rappresentata da: Comune di Specchia, cittadina ad alta vocazione turistica grazie al suo patrimonio storico- cultural, annoverata dal 2004 tra i “Borghi più Belli d’Italia”. Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo fondata a Lecce nel Marzo 2003, con lo scopo di realizzare progetti e azioni finalizzate alla salvaguardia alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio culturale dell’area del bacino del Mediterraneo. Completa la cordata degli “Utenti finali” l’Associazione Culturale “Università dei Terroni” Onlus, fondata a Lecce nell’Aprile 2011, che opera nell’ambito della promozione e la salvaguardia del Cultural & Social Heritage del Mezzogiorno d’Italia.

Data: 23/07/2014
Autore:
Ufficio Marketing e Comunicazione – ClioCom

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